Cádiz Questa mattina ci siamo recati a scuola alle 8.15, poi siamo andati in aula informatica a continuare la ricerca riguardo Siviglia, El Puerto de Santa María e Cádiz. Verso le 9.30 siamo partiti da Jerez per arrivare a El Puerto de Santa María. Appena arrivati le nostre care professoresse ci hanno portato a visitare il Castello di San Marco. La guida ha iniziato spiegando le origini del castello e ci ha detto che è stato comprato nel 1962 da una azienda che produce sherry. All'interno abbiamo visitato una prima sala che era una moschea e ci hanno fatto osservare una nicchia ricoperta di cuoio che sarebbe dovuta essere rivolta verso la Mecca ma che in realtà è rivolta verso sud-est, verso il fiume da cui erano arrivati i primi proprietari del castello. Abbiamo poi visto un cortile dove si lavavano manie piedi prima di entrare. Dal 1263 al 1936 la moschea venne ricoperta da un muro che venne scoperto e abbattuto. Le colonne erano di stile romanico. La guida ci ha poi mostrato un altare recintato da un'inferriata e, guardando dal buco della serratura, abbiamo potuto vedere la statua romanica di una Vergine. Poi abbiamo visto un altro altare che in realtà era un portale perché c'erano dei gargoyles come decorazioni e questi servivano a scacciare gli spiriti malvagi. E a questo punto ci ha raccontato una storia … Una sua collega le ha detto di aver visto una donna cantare una ninna nanna e poi sparire e anche un bambino di circa sette anni ma quando ha cercato di toccarlo è sparito anche lui. Questa donna si è molto spaventata e ... anche noi! Usciti dalle sale la guida ci ha mostrato un pozzo che veniva usato come prigione. Siamo poi saliti su una torre, dove per un periodo c'è stato un palazzo in cui ha abitato anche Cristoforo Colombo nel 1491. In seguito questo palazzo è stato distrutto per riportare il castello alla struttura originaria. Per salire sulla torre abbiamo salito delle scale scomodissime ma poi abbiamo goduto di un panorama davvero bellissimo. Terminata la visita al castello e usciti dall'edificio abbiamo visto la riproduzione di una carta dell'Europa in cui questa era raffigurata
è in realtà e l'America senza confini naturali Per il pomeriggio vi lascio alla mia collega Veronica. (Marco Piciucchi) Verso le 12.30 siamo arrivati a Cádiz passando per la Puerta de Terra, chiamata così perché arrivando dal mare le persone vedevano la terraferma. Cádiz è una città molto antica, fu abitata dai fenici che avevano piccole imbarcazioni e per sopravvivere durante l'inverno pescavano con delle lance. Durante l'assedio dei francesi (1810-1812) il cibo era scarso e nei negozi era rimasto solo zucchero, mandorle e frutta andata a male. Con questi ingredienti le donne fecero un impasto che chiamarono “pan de Cádiz” (pane di Cádiz) che permise alla popolazione rimasta di sopravvivere. Poi siamo passati sotto un arco chiamato “l'arco del Popolo”: qui gli inglesi, sbarcati a Cádiz, tentarono di distruggere l'immagine sacra della Vergine, ma, come fosse un miracolo, i proiettili non la colpirono e formarono un'aureola come di stelle intorno al suo capo. Dopo abbiamo osservato la casa di un ammiraglio, che si dedicava al commercio. Le abitazioni di questi commercianti erano tutte simili: al piano terra si metteva la mercanzia, al primo piano si trattavano i commerci, sopra abitava il proprietario con la sua famiglia e all'ultimo piano la servitù. Le due torri che possiamo vedere sono del XVII secolo e servivano a vedere i commerci in mare, ma nel XVIII secolo fu introdotta la legge per cui si poteva costruire una sola torre.
in base ai proventi del commercio: quando c'erano i soldi si procedeva nei lavori, quando non c'erano il cantiere si fermava. Qui è stato sepolto, tra gli altri, Manuel de Falla, un famoso musicista del secolo scorso. La sua tomba si trova verso il mare perché così può continuare a sentire la musica delle “onde”. Molto curioso è il “tempio del sonno”: qui le persone venivano, dormivano, sognavano e raccontavano il loro sogni ai sacerdoti che li interpretavano. Giulio Cesare, venuto nel tempio da giovane, fece un sogno che, interpretato dal sacerdote, predisse il suo futuro: avrebbe conquistato tutto il mondo conosciuto. Così fu e nelle sue memorie si riferisce a Cádiz come città “romana”. Ci sono ancora due storie che vale la pena raccontare. La prima narra che quando un ragazzo si innamorava di una ragazza andava dal “churrero” (venditore di “churros” che si trovava con uno chiosco in piazza), comprava i “churros” e lasciava un biglietto. All'arrivo della ragazza il “churrero” vendeva a questa i “churros” e consegnava il biglietto. Nella seconda storia si dice che le ragazze non ancora fidanzate andavano davanti alla chiesa di Sant'Antonio e mostravano le calze o le spalline dei reggiseni perché si diceva che il Santo avrebbe trovato loro un ragazzo. In verità gli uomini si nascondevano e osservavano le ragazze per scegliere le più belle! Abbiamo terminato la nostra visita di questa interessantissima città andando a visitare un castello dal quale si vedeva il mare. (Veronica Lanari)
vie di Cádiz e visitare il Castello S. Marco a El Puerto. La “vacanza” sta per fnire, con qualche rimpianto (Marco). Cádiz è una bellissima città ed è stato molto divertente sentire le storia dei fantasmi che si credeva si aggirassero nel castello di El Puerto che abbiamo visitato, ma ancora più divertente salire sulla torre dove c'era un vento pazzesco (Giulia). Cádiz è una città bellissima, mi è piaciuto molto visitarla e mi è piaciuto quando siamo saliti sulla torre del castello a El Puerto (Michela). Oggi il vento ci ha “confusionato” i capelli … nuove esperienze hanno “confusionato” l'anima (Eva Maria). La città di Cádiz è bellissima e fantastica …, ma il momento più bello è stato quando stavamo vicino al mare e i capelli volavano in aria (Sara G.) Cádiz è una città bellissima e affascinante. Queste sono esperienze che non dimenticheremo mai (Sara A.) Abbiamo visitato una bellissima città, Cádiz. Il castello a El Puerto è molto bello e mi ha affascinato soprattutto la storia dei due fantasmi (Andrea). Mi sono venuti i brividi per quanto era bello Cádiz e anche quando sono salita sulla torre a El Puerto (Ludovica). Cádiz è una città molto bella, come Jerez, non me ne voglio andare dalla Spagna! (Gaia). Cádiz è una grande città, bella e interessante, mi è piaciuto molto visitarla, soprattutto il castello con il vento che ci scompigliava i capelli ... è già venerdì e i giorni sono passati troppo in fretta (veronica).