afferma molto tardi nel nostro paese in quanto negli anni 30 il nostro cinema è ancora lontano dalle esigenze industriali del cinema statunitense (salvo casi eccezionali come il kolossal Scipione Africano 1937 fortemente voluto dal regime fascista). In un paese di forte tradizione umanista, vi è la concezione diffusa che la letteratura, e in generale la parola scritta, sia concettualmente superiore all'immagine. Si sviluppa uno stile che prende il nome di “sceneggiatura all'italiana” divisa in 2 colonne: – a sinistra descrizione di immagini e azioni – a destra i dialoghi e il suono Il cinema italiano predilige rispetto all'azione lo sviluppo del dialogo, legato spesso alla forma dialettale e le inquadrature sono legate ad un'impostazione dialettale( a differenza della sceneggiatura statunitense dove dialogo e azione si intrecciano n modo più marcato). Nel primo dopoguerra si apre la stagione artistica NEOREALISTICA (esigenza di un film spontaneo, attori non professionisti, lontano dai teatri di posa, linguaggio sobrio, girato in economia), che anticipa la Nouvelle Vague Francese. Lo storyboard fa il suo esordio in Italia nel campo dei cartoni animati: pubblicità televisiva. Questo aspetto è evidente nei fratelli milanesi Pagot con Fratelli dinamite 1949 che nonostante il buon disegno, difetta di una trama articolata e risulta un assemblaggio di episodi slegati fra loro. Verso la fine degli anni 50, la Rai è sottoposta alle pressioni dell'industria che vede nella tv il direttissimo canale pubblicitario e deve tenere presente le istanze di una vasta fascia di abbonati al canone, che non apprezzano l'intromissione della pubblicità. Nel 1957 si apre la stagione del Carosello, il cui progetto consiste nel veicolare la pubblicità in una determinata fascia oraria, alle 20,50 subito dopo il telegiornale, attraverso brevi sketch della durata di 2.15 m, 35 secondi a sponsor. Ognuno era sottoposto all'approvazione della Sacis, commissione di controllo. La tendenza era quella di realizzare piccole scenette comiche, con personaggi celebri e l'uso dei testimonial si rivela una scelta efficace. Il Carosello, investe l'uso di tutti i linguaggi televisivi, nei quali l'animazione si guadagna un discreto favore di pubblico. La Gamma, cada si animazione milanese, spicca fra tutte diventando il maggior produttore italiano di spot pubblicitari. Diretta dai fratelli Roberto e Gino Gavioli nascono character disegnati come la famiglia Mammut, Caio Gregorio... Nata tra i banchi del Liceo Artistico di Brera a Milano nel 1952, ricopre idealmente il percorso disneyano dei due fratelli. Scaricato da FATIMA FLORES (
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