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Crittografia

Andrea Gottardi
July 06, 2011
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 Crittografia

Tesina Esame di Maturità 2011

Andrea Gottardi

July 06, 2011
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Transcript

  1. La sicurezza dei dati è sempre stato un problema di

    primaria importanza per persone di ogni epoca e nazionalità La crittografia è una tecnica in continua espansione, a causa delle veloci e repentine evoluzioni tecnologiche (computer)
  2. Esistono tre tipi di crittografia:  Simmetrica, o a “chiave

    singola”  Asimmetrica, o a “doppia chiave”  Hash, o “irreversibile” Ognuna di queste tecniche ha diverse caratteristiche e applicazioni
  3. Si basa sull’utilizzo di una stessa chiave, sia per codificare

    il messaggio, sia per decodificarlo A sua volta, si divide in due grandi settori:  Crittografia a chiave monoalfabetica  Crittografia a chiave polialfabetica
  4. Utilizza un solo alfabeto, opportunamente modificato tramite traslazioni o scambi

    di lettere Con la stessa chiave è possibile codificare e decodificare i messaggi Un esempio è dato dal cifrario di Cesare, che è stato il primo esempio di sistema crittografico a chiave monoalfabetica.
  5. È un cifrario detto “a scorrimento”, che associa ad una

    lettera dell’alfabeto la sua corrispondente, spostata di x posizioni (in questo caso 3) A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z A B C
  6. A T T A C C A R E I

    G A L L I Che, codificato, diventa D Z Z D F F D U H N L D O O N
  7. È il cifrario in assoluto più semplice, ma all’epoca garantiva

    un grado di sicurezza molto elevato, anche perché le persone in grado di leggere erano un numero veramente esiguo. È tuttora utilizzato: è stato scoperto infatti che il noto boss mafioso Provenzano lo utilizzava per spedire i suoi famosi “pizzini”
  8. L’unica differenza rispetto alla chiave monoalfabetica è che il numero

    degli alfabeti utilizzati è sempre superiore a uno. I metodi di modificazione degli alfabeti, invece, rimangono i medesimi. L’esempio più famoso è quello del cifrario di Vigenere, la cui evoluzione è stata utilizzata anche nella Seconda Guerra Mondiale
  9. Questo cifrario basa la sua segretezza su due elementi: il

    grado di spostamento e il cosiddetto “versetto di codifica” (o “verme”) Tale versetto è indispensabile per risalire al messaggio orginario, dato che questo sistema ha tutti i livelli di spostamento possibili (quindi 26)
  10. Il metodo di codifica è piuttosto semplice: è necessario sommare

    il valore della lettera del messaggio in chiaro (A=0, B=1, C=2..) al corrispondente valore della lettera del versetto, determinando così il valore della lettera codificata Ovviamente, se il valore eccede la Z, è necessario ripartire dalla A, e così via
  11. C I V E D I A M O S

    T A S E R A V E R S E T T O V E R S E T T O X M M W H B T A J W K S W X K O Il cui risultato è
  12. È il tipo di crittografia più complesso ad oggi conosciuto.

    Particolarità di questo tipo di crittografia è l’utilizzo di due chiavi distinte: una chiave privata e una chiave pubblica Entrambe le chiavi possono codificare, mentre la decodifica è possibile solo con la chiave opposta
  13. Lo stesso percorso può essere eseguito codificando il messaggio con

    la chiave privata In questo modo si può garantire la paternità del messaggio, anche se chiunque può leggerne il contenuto grazie alla chiave pubblica Per ovviare a questo problema si ricorre alla doppia codifica (privata + pubblica)
  14. È un particolare tipo di crittografia, usato non tanto per

    codificare o decodificare i messaggi, ma per effettuare i cosiddetti controlli di integrità Questo tipo di crittografia, tramite algoritmi molto complessi, traduce una stringa di lunghezza variabile in una stringa di lunghezza fissa
  15. Questi algoritmi sono talmente complessi che una minima variazione di

    una stringa in input causa una notevole variazione della stringa in output (di seguito un esempio con algoritmo SHA-1, primi 8 caratteri) Stringa in input Stringa in output volpe 221bb72e Volpe 0e3ba829
  16. La principale applicazione della crittografia hash si trova nella crittografia

    asimmetrica e negli ambiti ad essa collegati Molto spesso si preferisce codificare, per motivi di tempo e semplicità, l’hash di un messaggio, garantendo lo stesso livello di integrità e una maggior velocità di codifica
  17. La macchina Enigma è stata l’ultimo grande utilizzo della crittografia

    simmetrica nell’epoca moderna Era molto complessa, al punto da essere considerata “inviolabile” dagli stessi tedeschi Grande contributo alla decodifica fu portato da Alan Turing, mediante l’utilizzo dei primi sistemi a forza bruta
  18. La firma digitale è un particolare sistema di autenticazione dei

    documenti digitali, paragonabile alla firma autografa su documenti cartacei La firma digitale deve garantire il cosiddetto non ripudio, cioè l’attribuzione inconfutabile della paternità del documento firmato
  19. Tale firma digitale viene assegnata da un ente certificatore apposito,

    che si occupa anche della correlazione sicura tra identità del richiedente e firma digitale Questo sistema ha snellito molto la burocrazia, ma suscita molte perplessità relative alla sicurezza, che non è mai garantita.
  20. La PEC (Posta Elettronica Certificata) rappresenta l’ultima evoluzione del sistema

    di posta elettronica Attualmente, in Italia, tale sistema permette di spedire messaggi elettronici che hanno la stessa valenza giuridica di una raccomandata con ricevuta di ritorno
  21. Questo sistema unisce vari tipi di crittografia: La crittografia asimmetrica

    (con la firma digitale) e la crittografia irreversibile (con il controllo di integrità hash) La normativa italiana impone a tutte le imprese di nuova costituzione il possesso di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata