VM con GPU • Focus su NV V4 • Focus su NV e NV V3 • Policy disponibili • Driver • Ambiente di test • Scenario di uso di streaming video • Scenario di benchmark 3D • Focus sui costi • User experience Agenda
sono macchine virtuali specializzate a cui vengono abilitate GPU singole, multiple o frazionate. Questi tagli sono progettati per supportare carichi di lavoro di visualizzazione remota, carichi che beneficiano dell’accelerazione hardware per effettuare calcoli complessi come machine learning, intelligenza artificiale e reti neurali, oppure per carichi ad alte prestazioni. Le GPU attualmente utilizzate sono NVIDIA Tesla T4 e M60, Volta V100 e AMD Radeon Istinct MI25. Introduzione alle VM con GPU abilitata
GPU and AMD EPYC 7V12(Rome) CPU • Richiedono driver specifici • Tramite GPU partitioning è possibile avere fette, «slices» di una intera GPU permettendoci macchine equilibrate con porzioni di GPU ad un costo più accessibile • Vanno configurate alcune policy per l’offload sulla GPU dei carichi grafici tramite RDP • Certificate per Autodesk (AutoCAD, Revit and Inventor) • AMD consiglia come sfruttare al meglio le sizes (vedi links in calce) https://community.amd.com/t5/instinct-accelerators-blog/amd-powered-nvv4-instance-now- certified-by-autodesk/ba-p/414215 https://docs.microsoft.com/en-us/azure/virtual-machines/nvv4-series Focus su NV V4
con NVIDIA GRID technology e Intel Xeon E5-2690 v3 (Haswell) CPU • Richiedono driver specifici • La licenza per la tecnologia NVIDIA GRID è compresa nel canone • NVIDIA limita desktops e virtual apps in base alle sizes (vedi link in calce) • Vanno configurate alcune policy per l’offload sulla GPU dei carichi grafici tramite RDP https://docs.microsoft.com/en-us/azure/virtual-machines/nv-series Focus su NV e NV V3
l’esecuzione in Azure sono stati creati ad hoc, pertanto non vanno utilizzati quelli forniti dai vendor per soluzioni sul mercato. Per installare i driver possiamo procedere manualmente scaricando il pacchetto aggiornato dai link forniti nella documentazione relative alle famiglie di VM (NV V4, V3 e cosi via), attività richiesta tra l’altro anche per aggiornare i driver a seguito di nuove versioni. Oppure è possibile attivare l’estensione specifica per la prima istallazione: Driver
il client Desktop remoto WIN32 • Immagine multi-session aggiornata da marketplace con Windows update e defender stoppati • Il software CPU-Z • Il software Furmark • Il software Geekbench • Edge (Chromium) Ambiente di test
una D4asV4 e una NV4asV4? Scenario di uso di streaming video NV4as V4 con un video occupa dal 20% al 30% della CPU grazie alla GPU D4as V4 con un video occupa dal 50% al 60% della CPU
test Data la grande varietà di workload e di offerta su Azure diviene articolato trovare il giusto equilibrio tra esperienza utente ottimale e controllo dei costi. Ogni GPU, inoltre, ha i sui pregi e limiti che andranno quindi a indirizzarci nella scelta, sulla base dei requisiti e delle necessità che ci guidano. Possiamo vedere come alcune situazioni siano migliori con una tipologia di VM o con altre, anche in relazione ai costi. Pertanto diventa cruciale effettuare test di carico per identificare al meglio i requisiti da traslare poi nell’adozione delle VM con GPU. Focus sui costi
WVD è quello di avvicinare il più possibile client e macchina remota; la feature RDP Shortpath consente al client di collegarsi direttamente alla macchina virtuale in Azure eliminando diverse hops, di sfruttare un’estensione del protocollo UDP che a sua volta aumenta le performance. User experience
i flussi video e tutte le immagini che vengono trasferiti ai client locali occupano meno spazio, di conseguenza anche i GB trasferiti in uscita saranno di meno e questo consente di ridurre la voce di spesa dell’ «Outbound transfer». La multimedia redirection è una feature che sarà presentata prossimamente e che dovrebbe consentire alla VM di fare l’offload dei contenuti audio/video direttamente al client locale, bypassando perciò la fase di decodifica della VM di Azure e successiva ricodifica per poi trasferire il flusso al client locale. A sua volta il client dovrà decodificare il flusso, cosa che comporta un certo quantitativo di tempo e potrebbe pregiudicare l’esperienza utente. User experience Multimedia redirection
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