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Session isolation e rendering delle pagine web

Session isolation e rendering delle pagine web

SMConnect 2022 - Con lo sviluppo del web, delle nuove tecnologie e web API, i motori di ricerca hanno iniziato ad utilizzare veri e propri browser per il rendering delle pagine web, creare un Web Rendering Service per il rendering su larga scala nasconde però molte insidie. In questo talk parliamo della session isolation nel rendering delle pagine web, da parte di motori di ricerca e tool, e di come questa può influenzare i dati di crawling.

Giacomo Zecchini

November 17, 2022
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Transcript

  1. Session isolation e rendering delle pagine web GIACOMO ZECCHINI Marketing

    Technology Director MERJ #SMConnect twitter.com/giacomozecchini slideshare.com/giacomozecchini speakerdeck.com/giacomozecchini
  2. • Web rendering e motori di ricerca • Background e

    contesto della ricerca • Cosa si intende per “session isolation” • Esempi pratici e problemi reali • Come risolvere il problema • Test • Conclusioni Di cosa parleremo oggi? @giacomozecchini
  3. Non siamo più negli anni ‘90 L’introduzione su internet di

    nuovi rendering pattern ha cambiato molte cose, siamo passati dall’HTML statico a nuovi pattern più complessi come Client-Side Rendering e Progressive Hydration. https://www.patterns.dev/posts/rendering-introduction/ @giacomozecchini
  4. @giacomozecchini I motori di ricerca eseguono il rendering delle pagine

    I principali motori di ricerca, per riuscire ad utilizzare gli stessi contenuti visualizzati dagli utenti tramite browser, sono stati forzati ad eseguire il rendering delle pagine utilizzando veri e propri browser. https://developers.google.com/search/docs/crawling-indexing/javascript/javascript-seo-basics
  5. @giacomozecchini Web Rendering System I motori di ricerca hanno sviluppato

    dei web rendering system (o web rendering service), dei sistemi in grado di fare il rendering di un grande numero di pagine utilizzando headless browser automatizzati. “Googlebot & JavaScript: A Closer Look at the WRS”: https://www.youtube.com/watch?v=Qxd_d9m9vzo
  6. Web Crawler cercano di seguire Di conseguenza, anche se più

    lentamente, vari Web Crawler hanno iniziato ad aggiungere il rendering alle loro funzionalità. @giacomozecchini
  7. Il rendering è un argomento complesso Eseguire il rendering delle

    pagine in modo automatico su larga scala è un argomento più complesso di quanto sembra. @giacomozecchini
  8. Non esiste un metodo standard Non esistendo un metodo standard

    possiamo addirittura dire che nemmeno Google esegue il rendering “correttamente”. Ogni sistema di web rendering è costruito per rispondere a determinati bisogni e include compromessi. @giacomozecchini
  9. Web Crawler e soluzioni personalizzate A Merj utilizziamo vari web

    crawler. Nel caso di bisogni particolari e complessi, non coperti dalle funzionalità dei tool esistenti, progettiamo delle soluzioni custom. @giacomozecchini
  10. Da dove è partita la ricerca Il progetto da cui

    è nata successivamente questa ricerca riguardava la costruzione di una data pipeline: dalla creazione di un data source, delle pagine HTML, all’inserimento delle stesse in un machine learning model. @giacomozecchini
  11. L’integrità dei dati è fondamentale Durante lo sviluppo del progetto,

    il team “Legal & Compliance” della compagnia ci ha chiesto assicurazioni sull’integrità dei dati inseriti nel machine learning model. @giacomozecchini
  12. Dati contrastanti nell’output dei tool In aggiunta al processo standard

    di valutazione dell’integrità dei dati, abbiamo incluso nei test alcuni dei web crawling tool più utilizzati, finendo per trovare alcuni dati contrastanti. @giacomozecchini
  13. Richieste “stateless” Il concetto “stateless”, applicato alle richieste HTTP di

    bot come Googlebot, è molto simile alla session isolation, che però è applicata al rendering delle pagine. @giacomozecchini
  14. Session isolation 101 Una sessione di rendering è considerata “isolata”,

    se durante il rendering la pagina non può accedere a dati immagazzinati nel browser storage da rendering precedenti e comunicare con altre pagine che vengono renderizzate parallelamente. @giacomozecchini
  15. Customizzazione dei contenuti @giacomozecchini Alcuni dei problemi reali causati da

    una mancata session isolation li possiamo trovare in tutti quei siti web che hanno delle customizzazioni dei contenuti basate sulla navigazione degli utenti.
  16. Box dei “Prodotti visti di recente” @giacomozecchini Un esempio abbastanza

    pratico e semplice da visualizzare sono i box dei “Prodotti visti di recente”. Questi box mostrano la storia di navigazione recente dell’utente, con link ai vari prodotti, e si possono trovare su moltissimi siti web.
  17. Box dei “Prodotti visti di recente” @giacomozecchini Per tutti e

    tre i precedenti esempi il box “Prodotti visti di recente” è implementato salvando le pagine visitate dall’utente durante la navigazione nella memoria del browser.
  18. I dati in memoria influenzano il rendering @giacomozecchini Per quei

    web crawler che eseguono il rendering delle pagine web senza isolare le sessioni di rendering, i dati salvati nella memoria del browser possono influenzare i risultati.
  19. Un corretto rendering produce risultati diversi @giacomozecchini Se osserviamo come

    i motori di ricerca e i web crawler che hanno una corretta session isolation eseguono il rendering delle pagine, il risultato è differente.
  20. Questa differenza nel rendering delle pagine produce contenuti aggiuntivi e

    link “fantasma”. Questi contenuti aggiuntivi e link sono visibili solo nei risultati dei tool con problemi di session isolation. Contenuti aggiuntivi e link “fantasma” @giacomozecchini
  21. L’ordine di crawling/rendering conta @giacomozecchini A seconda dell’ordine di crawling

    e rendering i risultati di un tool che non ha una corretta session isolation possono includere contenuti addizionali che cambiano ogni volta.
  22. Tre problemi principali @giacomozecchini Riassumendo, senza un’adeguata session isolation i

    risultati prodotti: • Hanno problemi di integrità • Sono diversi da quelli prodotti dai principali motori di ricerca • Rendono difficile il debug dei problemi
  23. Alcuni degli effetti per chi lavora nella SEO @giacomozecchini Le

    analisi si baseranno su dati sbagliati: • Le analisi dei contenuti avranno dati aggiuntivi • Le analisi dei link interni avranno X% link aggiuntivi * I contenuti e link aggiuntivi non saranno visibili da Google & Co
  24. Alcuni degli effetti per chi lavora nella SEO @giacomozecchini Tutto

    questo si traduce in: • Analisi sbagliate • Scelte errate • Perdita di tempo e soldi
  25. Questo problema non si limita ai Web Crawler Questo problema

    è difficile da individuare ed è bene far notare che può influenzare tutti quei sistemi che utilizzano browser-based software come Web Performance tool e anche CI/CD pipelines. @giacomozecchini
  26. Se è un’opzione deve essere chiara Ci sono alcuni casi

    dove mantenere dei dati in memoria è necessario per completare dei test o altro. In questi casi dovrebbe essere un’opzione specificata molto chiaramente. @giacomozecchini
  27. Costruiamo un sistema di web rendering @giacomozecchini Poniamo il caso

    vogliate costruire un sistema di web rendering senza problemi con la session isolation. Di seguito alcune soluzioni incorrette o parziali e infine la soluzione ottimale.
  28. Soluzione incorretta o parziale #1 @giacomozecchini Pulire i Cookie del

    browser dopo il rendering di ogni pagina. È una scelta pessima, non solo i Cookie hanno accesso alla memoria del Browser.
  29. Soluzione incorretta o parziale #2 @giacomozecchini Aprire e chiudere il

    browser per ogni singola pagina e cancellare “manualmente” le cartelle ed i file dove il browser salva i dati ad ogni rendering. Rimuove i dati ma non è efficiente.
  30. Soluzione incorretta o parziale #3 @giacomozecchini Usare la modalità incognito.

    Finché rimane aperta la modalità incognito le pagine possono accedere alla memoria del browser e può esserci comunicazione tra le varie tab. La soluzione può funzionare solo se viene chiuso e riaperto il browser per ogni pagina. Non è efficiente, ricordate?
  31. La soluzione ottimale è usare Browser Context @giacomozecchini Introdotto a

    BlinkOn 6, il Browser Context è un modo efficiente per avere una corretta session isolation. Ogni Browser Context è eseguito in un renderer process separato, la memoria è isolata (cookies, cache, local storage, etc.) e la comunicazione cross-tab tra differenti Browser Context non è possibile.
  32. Come utilizzare il Browser Context @giacomozecchini Aprire e chiudere un

    nuovo Browser Context per ogni pagina di cui dobbiamo fare il rendering. Questa procedura garantirà una corretta session isolation.
  33. Usare questa soluzione avrà un effetto minimo sulle performance del

    web crawler. La maggioranza degli utenti dei tool di web crawling rinuncerebbero sicuramente a qualche secondo per garantire l’integrità dei dati. Data integrity > Performance @giacomozecchini
  34. Metodologia @giacomozecchini Per testare i web crawler abbiamo creato un

    testing environment con 1000 pagine che cercano di comunicare tra di loro accedendo alla memoria del browser o tramite cross-tab communication.
  35. Perché 1000 pagine? @giacomozecchini Abbiamo utilizzato 1000 pagine per massimizzare

    la possibilità di avere il rendering di due o più pagine parallelamente. Utilizzare meno pagine avrebbe potuto creare falsi negativi.
  36. Storage isolation @giacomozecchini I seguenti test si basano su Web

    API che permettono il salvataggio e l’accesso a dati salvati nella memoria del browser. Il goal dei test è quello di capire se durante il rendering di una pagina è possibile accedere a dei dati salvati durante il rendering di altre pagine.
  37. Test #1: Cookie @giacomozecchini https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/Document/cookie I Cookie non hanno bisogno

    di presentazioni, permettono di salvare informazioni nella memoria del browser. Spiegazione test: ogni pagina crea e salva un cookie, poi cerca di leggere se vengono salvati altri cookie nella memoria del browser dalle altre pagine. Il test fallisce se: la pagina riesce a leggere un cookie che non proviene dalla pagina stessa.
  38. Test #2: IndexedDB @giacomozecchini https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/IndexedDB_API IndexedDB è un JavaScript-based object-oriented

    database che permette di salvare e leggere informazioni nella memoria del browser. Spiegazione test: ogni pagina crea o si connette al database e salva un oggetto, poi cerca di leggere se vengono salvati altri oggetti nella memoria del browser dalle altre pagine. Il test fallisce se: la pagina riesce a leggere un oggetto che non proviene dalla pagina stessa.
  39. Test #3: LocalStorage @giacomozecchini https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/Window/localStorage LocalStorage permette di salvare e

    leggere key/value nella memoria del browser. Spiegazione test: ogni pagina salva un oggetto nella memoria, poi cerca di leggere se vengono salvati altri oggetti nella memoria del browser dalle altre pagine. Il test fallisce se: la pagina riesce a leggere un oggetto che non proviene dalla pagina stessa.
  40. Test #4: SessionStorage @giacomozecchini https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/Window/sessionStorage SessionStorage è come il LocalStorage

    ma i dati non persistono in memoria e sono cancellati quando la sessione viene chiusa. Spiegazione test: ogni pagina salva un oggetto nella memoria, poi cerca di leggere se vengono salvati altri oggetti nella memoria del browser dalle altre pagine. Il test fallisce se: la pagina riesce a leggere un oggetto che non proviene dalla pagina stessa.
  41. Cross-tab communication @giacomozecchini I seguenti test si basano su Web

    API che permettono l’invio e la ricezione di dati. Il goal dei test è quello di capire se durante il rendering di una pagina sono stati ricevuti dei messaggi da altre pagine.
  42. Test #5: Broadcast Channel @giacomozecchini https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/Broadcast_Channel_API Broadcast Channel permette l’invio

    e la ricezione di messaggi attraverso un “channel” che può connettere finestre, tab, iframe, etc. Spiegazione test: ogni pagina si connette al channel e invia un messaggio, poi aspetta di ricevere messaggi provenienti dalle altre pagine. Il test fallisce se: la pagina riceve un messaggio che proviene dalle altre pagine.
  43. Test #6: Shared Worker @giacomozecchini https://developer.mozilla.org/en-US/docs/Web/API/SharedWorker Shared Worker permette l’invio

    e la ricezione di messaggi attraverso lo stesso worker che può connettere finestre, tab, iframe, etc. Spiegazione test: ogni pagina si connette allo Shared Worker e invia un messaggio, poi aspetta di ricevere messaggi provenienti dalle altre pagine. Il test fallisce se: la pagina riceve un messaggio che proviene dalle altre pagine.
  44. @giacomozecchini Test Risultati Cookie Il 29% dei tool ha fallito

    il test IndexedDB Il 64% dei tool ha fallito il test LocalStorage Il 71% dei tool ha fallito il test SessionStorage Il 21% dei tool ha fallito il test Broadcast Channel Il 14% dei tool ha fallito il test Shared Worker Il 14% dei tool ha fallito il test Il 71% dei tool ha fallito almeno uno dei test.
  45. GitHub link @giacomozecchini Potete replicare l’ambiente di test utilizzando il

    codice pubblicato su GitHub: https://github.com/merj/test- crawl-session-isolation
  46. Non cancellate i dati manualmente! @giacomozecchini Un web crawler potrebbe

    passare tutti i test di questa ricerca cancellando manualmente i dati della memoria del browser alla fine del rendering di ogni pagina, questo approccio è pericoloso e non garantisce l’integrità dei dati.
  47. Utilizzare scorciatoie non è lungimirante @giacomozecchini Le Web API incluse

    nella ricerca non sono le uniche che hanno accesso alla memoria del browser o che permettono comunicazione cross-tab. Cercare di aggiungere tutte le nuove Web API alla lista dei dati da cancellare è un processo complesso e molto dispendioso in termini di tempo.
  48. Migliorare la qualità del web crawling! @giacomozecchini Le risposte dei

    vendor sono state molto trasparenti ed alcuni di loro ci hanno incluso nell’intero processo di correzione dei problemi. Siamo soddisfatti che il nostro obiettivo di migliorare la qualità di web crawling dell’industria sia stato compreso.
  49. @giacomozecchini Web Crawler Status Ahrefs Ha corretto i problemi -

    15 Novembre 2022 Botify Ha passato tutti i test ContentKing Ha corretto i problemi - 27 Ottobre 2022 FandangoSEO Ricerca inviata, in corso di verifica da parte del tool JetOctopus Ricerca inviata, in corso di verifica da parte del tool Lumar (formerly Deepcrawl) Ha passato tutti i test Netpeak Spider Ricerca inviata, in corso di verifica da parte del tool OnCrawl Ha passato tutti i test Ryte Ha corretto i problemi - 10 Ottobre 2022 Screaming Frog Ha corretto i problemi - 17 Agosto 2022 SEO PowerSuite WebSite Auditor Ricerca inviata, in corso di verifica da parte del tool SEOClarity Ricerca inviata, in corso di verifica da parte del tool Sistrix Ha passato tutti i test Sitebulb Ricerca inviata, in corso di verifica da parte del tool Tabella aggiornata al: 15/11/2022
  50. Blog Abbiamo pubblicato la ricerca sul blog con tutti i

    dettagli: https://merj.com/blog/validat ing-session-isolation-for-web- crawling-to-provide-data-integ rity @giacomozecchini
  51. Grazie! Domande? Mi trovate su Twitter, i DM sono aperti:

    @giacomozecchini slideshare.com/giacomozecchini speakerdeck.com/giacomozecchini @giacomozecchini