Le parole hanno un incredibile forza: possono distruggere, opprimere, guarire, liberare e generare molte altre emozioni.
Il linguaggio che usiamo, quindi, si muove dentro uno spettro emotivo che va dall’odio attivo all’amore profondo. Come persone attente alle parole e al loro magnifico potere, dovremmo curarci di usarle sempre nel modo più vitale e compassionevole possibile.
Nel 2016, Alex Kapitan, copy editor radicale, ha scritto un articolo sullo spettro del linguaggio, analizzandone le sfaccettature e il modo in cui si colloca nel nostro vissuto.
Riporto qui la sua classificazione perché credo descriva molto bene le sfumature che le parole possono assumere e il grado di inclusività che sottendono.