è una metodologia, è un framework. Ciò significa che Scrum non vi dice esattamente cosa fare… (accidenti) • Scrum mette a disposizione degli strumenti per consentirvi di adattarlo alla vostra specifica situazione.
decisioni su cosa produrre • è un esperto del dominio del prodotto o dell’applicazione che voglio realizzare (“we build the right thing!”) • è l’interfaccia primaria verso il cliente
• I membri del team sono allocati al 100% al team (full-time) • il team è responsabile di costruire bene la cosa che si vuole produrre (“we build the thing right!”) • si auto-organizza per decidere qual’è il modo migliore per consegnare le user story a più alta priorità scelta del PO
altri ad essere più efficaci • Simile al ruolo dell’allenatore in campo sportivo • Si prende cura di tutte le cerimonie e di mantenere saldi i valori e i principi condivisi
descrivono il prodotto da produrre (“i requisiti”) • gli item sono ordinati per priorità • la priorità la decide il product owner • il PO ha il diritto: • di aggiungere e togliere item dal backlog • di cambiare la priorità degli item del backlog
prioritari e devono essere: • dettagliati sufficientemente per poter essere prodotti nel prossimo sprint • abbastanza piccoli da poter essere completati nell’arco dello sprint • quelli “in fondo” sono i meno prioritari e posso anche essere abbozzati
(di solito 1 o 2 settimane) • Lo Sprint Planning è la cerimonia che definisce e da il via allo sprint • Vi partecipano il product owner, il team e lo scrum master • La riunione ha una durata fissa e concordata (di solito 2-4 ore) • Lo scrum master si occupa della buona riuscita della riunione
stories che vuole realizzare nello sprint, a partire dalla più prioritaria nel product backlog • Per ogni storia scelta dal PO, il team fa domande, chiede tutto quello che serve per poter stimare la complessità della user story e per poterle testare • Lo Scrum Master ha cura che il risultato dello sprint planning sia chiaro e ben definito • Alla fine della riunione si è definito lo sprint backlog
fa vedere al PO il risultato verificabile del lavoro svolto durante lo sprint • Il PO verifica e accetta o meno le storie che sono presentate dal team • E’ una cerimonia aperta: posso partecipare tutte le persone interessate • Ha una durata fissa (di solito 1 ora)
team (~15 minuti) • Cosa ho fatto ieri? Cosa farò oggi? Quali problemi o impedimenti ho incontrato? • Non si risolvono problemi tecnici • Si tiene di fronte ad uno strumento visuale: la lavagna, che visualizza il flusso del lavoro del team • Alla fine della riunione ognuno sceglie la user story sulla quale lavorerà
dedica a riflettere su come è andato lo sprint e su quali aspetti migliorare • Dura circa 2 ore • Si produce: • un report per il cliente (opzionale) • delle azioni che modificano il processo per migliorarlo - con un “owner” e un tempo per verificarne l’esito
(time-boxed) a raffinare gli item a più alta priorità nel backlog, in modo che siano pronti per essere lavorati nei prossimi sprint • Moderata dallo Scrum Master, vi partecipa il team e il PO
vengono decomposte in user stories più piccole • Alcune attività sono simili a quelle svolte nello sprint planning meeting (es: stime, confronto con il PO, splitting)