studies Oggetto musicale è un concetto sviluppato da Pierre Schaeffer ed Indica la percezione di qualunque suono come oggetto a sé stante, analizzabile indipendentemente dalla sua causa, unicamente per le sue qualità intrinseche. Nei suoi studi, ed in particolar modo nel “Traitè des objets musicaux”, Schaeffer identifica la possibilità di cogliere, all'interno delle varietà del “paesaggio sonoro” che ci circonda, diversi “oggetti sonori”. Grande attenzione va posta però a non confondere l'oggetto sonoro con il corpo sonoro che lo ha prodotto, dal momento che ogni singolo corpo sonoro “può produrre una quantità disparata di oggetti sonori, la cui varietà non può essere ricondotta alla loro origine comune”. Egli inoltre elabora un sistema generale per la classificazione fisica degli oggetti sonori, interessandosi non all'ambito acustico quanto a quello psicoacustico, chiamando questa operazione “solfège des objects musicaux”. «Criteri quali lʼandamento, “la grana”, la “massa”, il “grado dʼintensità”, con il loro variare da un oggetto sonoro allʼaltro, possono creare un discorso simile a quello che creavano le variazioni d'altezza da una nota allʼaltra nella musica tradizionale. Tutto ciò solleva interrogativi molto seri. È possibile per esempio creare melodie non d'altezza ma di andamento, per assemblaggio di oggetti sonori dagli andamenti più o meno “stretti”, “larghi”, “profondi” o “piatti”» [Chion M., Les musiques électroacustiques, Ina-Grm/Edisud, 1976 (con Guy Reibel), p.58]