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Pimp My WordPress - Giovanni Amato

Pimp My WordPress - Giovanni Amato

Impariamo come configurare WordPress per la seo

WordPress Meetup Catania

February 19, 2017
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Transcript

  1. Prima, però, le presentazioni Giovanni Amato, classe ‘82. Laureato in

    Filosofia e Scienze Etiche. SEO Copywriter & Blogger. Hai presente gli articoli che condividi su Facebook? O quelli che trovi su Google, quando cerchi un’informazione? Ecco, io scrivo quella roba lì…. Bufale escluse. Dove puoi leggermi: • Madd.it • Multicash.it • Ecocose.com • Malinishop.com • Ninjamarketing.it • 6sicuro.it @GGBeloved
  2. 1. Scelta del dominio 2. Scelta dell'hosting 3. Prime configurazioni

    4. Robots.txt e sitemap.xml 5. Come evitare duplicazioni 6. Struttura del sito 7. Tassonomie Indice dei contenuti @GGBeloved
  3. Scelta del dominio Come scegliere un dominio efficace in 7

    semplici mosse Scegliere un buon nome per il dominio è importantissimo. Tale scelta, infatti, può avere un impatto non indifferente, sotto diversi aspetti: dal branding alla SEO. Quali sono, quindi, i criteri per scegliere un dominio valido ed efficace? @GGBeloved
  4. Scelta del dominio 1° regola: scegli un nome unico •

    No ai nomi già usati da altri siti (es. Netflix.vattelappesca) • Fai attenzione, anche, ai nomi troppo simili (es. Netfix, Nettflix, Neetflix, etc.) • Verifica, sempre, eventuali marchi registrati @GGBeloved
  5. Scelta del dominio 2° regola: il nome deve essere descrittivo

    • Dal nome del dominio si deve evincere il “tema” trattato dal tuo sito web (es. fattoriaurbanavillare → azienda agricola in città) • I nomi non descrittivi (es. Google, Spotify, Twitter) sono più difficili da memorizzare @GGBeloved
  6. Scelta del dominio 3° regola: scegli un nome facile da

    ricordare • Scegli un nome semplice • Utilizza allitterazioni e assonanze per migliorare la sonorità (es. VenditoreVincente) • Evita come la peste trattini, simboli e qualsiasi cosa possa rendere difficoltosa la memorizzazione @GGBeloved
  7. Scelta del dominio 4° regola: scegli un nome facile da

    digitare • Quando scegli il nome per un dominio non devi pensare esclusivamente a quanto sia facile da ricordare, devi pensare, anche, a un nome semplice da digitare • Anche in questo caso, evita trattini, numeri e simboli • Ci colleghiamo sempre più da mobile: avere un nome semplice da digitare è un vantaggio da non sottovalutare @GGBeloved
  8. Scelta del dominio 5° regola: scegli un nome breve Optare

    per un nome breve comporta diversi vantaggi. Eccone tre: 1. Velocizza la digitazione del dominio 2. Facilita la memorizzazione 3. Rende la condivisione più agevole @GGBeloved
  9. Scelta del dominio 6° regola: scegli un nome uguale al

    tuo brand Non è una regola fissa, ma se vuoi puntare tutto sul tuo marchio è la scelta più lungimirante. Esempio: fattoriaurbanavillare: • Coerente con il tipo di attività • Mantiene (e ricorda) il nome del brand → Villarè Extra tip: Con un nome diverso dal brand rischi di creare confusione. Inoltre, avere un dominio uguale al tuo brand rafforza la tua visibilità e la percezione che gli utenti avranno di te (o della tua azienda). @GGBeloved
  10. Scelta del dominio 7° regola: registra le estensioni principali •

    Quando acquisti un dominio, controlla che le principali estensioni siano libere, e registrale (.it, .com, .net, .org). • Devi registrare le estensioni principali, per evitare che qualcun altro - si scrive così, ma si legge competitor - possa farlo al posto tuo. @GGBeloved
  11. Scelta dell’hosting Scegliere l’hosting giusto può essere complesso se non

    si conoscono le caratteristiche da valutare. Di seguito, alcune considerazioni per una scelta oculata (ed efficace). @GGBeloved
  12. Scelta dell’hosting Partiamo dalle cose da NON fare: • Non

    scegliere piani di hosting che non offrono un periodo di prova o la possibilità di rimborso • Non scegliere hosting che non abbiano assistenza completa (a meno che tu non abbia le competenze necessarie) • Non scegliere MAI l’hosting più economico, ma quello con il miglior rapporto qualità/prezzo @GGBeloved
  13. Scelta dell’hosting Come valutare, quindi, un servizio di hosting? •

    Recensioni e opinioni su blog di settore - fai attenzione alle affiliazioni e alle parternship. Ma anche il parere OBIETTIVO di un amico che ne sa qualcosa in più, può essere un ottimo metro di giudizio • Non cedere al fascino di un hosting gratuito o (troppo) low cost. Cerca, come detto nella slide precedente, il rapporto qualità/prezzo • Io non credo alle favole, e voi? Attenzione a hosting che promettono banda e spazio illimitati @GGBeloved
  14. Scelta dell’hosting Alcuni hosting VALIDI: • https://www.siteground.com/ • https://www.seeweb.it/ •

    http://www.serverplan.com/ • https://www.flamenetworks.com/ (low cost) • https://www.ergonet.it/ (low cost) @GGBeloved
  15. Prime configurazioni Hai scelto un dominio e un hosting. Hai

    anche installato WordPress. Cosa fare ora? Per partire al meglio, prima ancora di strutturare un albero di navigazione fruibile, delineare tags e categorie, bisogna: 1. Verificare il file robots.txt 2. Creare e inviare la sitemap.xml a Google 3. Evitare le duplicazioni @GGBeloved
  16. Prime configurazioni di WordPress Prima di parlare di cose apparentemente

    complicate, installa Yoast SEO. È il miglior plugin SEO (gratuito) per WordPress. Ecco l’url: https://it.wordpress.org/plugins/wordpress-seo/ @GGBeloved
  17. Prime configurazioni di Wordpress Ora che hai installato Yoast, possiamo

    verificare il file robots.txt e inviare la tua sitemap a Google. Parola di Giovanni! @GGBeloved
  18. Prime configurazioni di WordPress Robots.txt corretto per Wordpress Buone notizie!

    WordPress configura automaticamente il file robots.txt. Questo significa che non dovrai intervenire via ftp. Ad ogni modo, se tu volessi rendere una parte del tuo sito web non accessibile al crawler di Google, puoi modificare il file robots.txt dal pannello SEO. @GGBeloved
  19. Prime configurazioni di WordPress Dove trovo file robots.txt? Non bisogna

    essere sviluppatori. Con Yoast, infatti, è tutto molto semplice… Come si evince da questo screen SEO → Strumenti → Robots.txt @GGBeloved
  20. Prime configurazioni di WordPress Ora bisogna inserire la sitemap del

    tuo sito web nella Search Console di Google. La tua sitemap la trovi a questo indirizzo: http://www.tuosito.it/sitemap.xml @GGBeloved
  21. Prime configurazioni di WordPress Come evitare le duplicazioni Una volta

    configurati robots.txt e sitemap.xml bisogna risolvere eventuali problemi legati alla duplicazione dei contenuti. @GGBeloved
  22. Prime configurazioni di WordPress Come evitare duplicazioni Crea dei riassunti

    per gli articoli del tuo blog. Nuovo post → Impostazioni schermata @GGBeloved
  23. Prime configurazioni di WordPress Altri accorgimenti per ridurre le duplicazioni

    • Aggiungi del testo di presentazione in cima a ogni categoria • Metti in noindex tags, archivi e pagine autore (SEO → Titoli e Metadati) • Personalizza i Widget per categoria, utilizzando plugin appositi Display Widgets → https://it.wordpress.org/plugins/display-widgets/ @GGBeloved
  24. Prime configurazioni di WordPress rel=canonical Non è una parola da

    dedicare alla propria morosa né una supercazzola. Il rel=canonical è la direttiva che garantisce l'unicità delle pagine di un sito. Molto utile se possiedi (o devi gestire) un eCommerce. @GGBeloved
  25. Prime configurazioni di WordPress rel=canonical Immaginiamo di avere un eCommerce

    che vende custodie per cellulari. Con molta probabilità andremo a creare diverse pagine, ordinando le custodie per: • materiale • prezzo • modello @GGBeloved
  26. Prime configurazioni di WordPress rel=canonical Questo può comportare una duplicazione

    dei contenuti. In ogni pagina, infatti, saranno contenute le stesse custodie - seppur organizzate per materiale. Esempio: una custodia per iPhone in pelle sarà sia nella pagina dedicata alle custodie in pelle sia nella pagina dedicata alle custodie per iPhone. @GGBeloved
  27. Prime configurazioni di WordPress rel=canonical In questo caso, possiamo, e

    dobbiamo, impostare un rel=canonical su ogni singolo prodotto (senza dimenticare le pagine “duplicate”). @GGBeloved
  28. Prime configurazioni di WordPress rel=canonical Per definire la pagina canonica,

    in modo che sia comprensibile ai motori di ricerca, basta aggiungere un elemento <link> che contenga il rel=canonical e l’href dell’url da segnalare come primaria all’interno dei tag <head></head> della tua pagina web come segue: @GGBeloved
  29. Prime configurazioni di WordPress <html xmlns="http://www.w3.org/1999/xhtml" xml:lang="en" lang="en"> <head profile="http://purl.org/NET/erdf/profile">

    <title>....</title> .... <link rel="canonical" href="http://www.sonounesempio.it/elenco"/> .... </head> .... @GGBeloved
  30. Struttura di un sito web La struttura di un sito

    web è fondamentale: migliore sarà, maggiore sarà l’impatto sulle SERP. Pianificare una buona struttura, ti eviterà di perdere tempo in futuro. @GGBeloved
  31. Struttura di un sito web Il tuo sito web deve

    avere una struttura coerente con il dominio che hai scelto, e con le chiavi di ricerca correlate al tuo business/servizio. Inoltre, la struttura (o albero di navigazione) deve prevedere TUTTI gli argomenti che fanno parte del dominio di competenza. @GGBeloved
  32. Struttura di un sito web Prova a immaginare la struttura

    del tuo sito web come una quercia secolare. Proprio come i rami di questa quercia la tua struttura ha bisogno di crescere. Pianificare correttamente significa avere dei rami forti. Rami capaci di incrementare la “crescita” del tuo sito, senza ostacolarla. Ricorda, un albero senza rami è un cespuglio...
  33. Struttura di un sito web Se vuoi far crescere il

    tuo sito web, non sottovalutare l’importanza di una buona struttura. Se vogliamo parlare di fattori di ranking, per Google è un plus da avere. Per me, è una carta in più (da giocare), che paga nel tempo. • Dedica il giusto tempo alla progettazione • Prima ricerchi le chiavi di ricerca e poi pensi alla struttura • Crea una struttura che può crescere (ricordi la quercia, sì?) • Ragiona per categorie @GGBeloved
  34. Struttura di un sito web Un sito web senza rami

    è un cespuglio Quante volte ti è capitato di navigare siti web, che avevano una struttura del genere → http://www.miosito.it/sciarpe-donna.html O, ancora peggio, così → http://www.miosito.it/default.asp?idA=6&idC=18&cmd=SearchProd @GGBeloved
  35. Struttura di un sito web Utilizza le categorie con logica

    e avrai dei “cassetti” ordinati. In ogni cassetto ci saranno contenuti collegati e coerenti, l’uno con l’altro. Es. → http://www.miosito.it/abbigliamento/donna/sciarpe-donna.html @GGBeloved
  36. Tassonomie Categorizzare e organizzare il nostro sito web è cruciale.

    Ottimizzare i contenuti dal punto di vista della classificazione serve a far comprendere, prima e meglio, gli argomenti (generici e specifici) trattati. Esistono due tipi di tassonomie: • Tassonomie verticali • Tassonomie orizzontali Entrambe concorrono allo scopo di guidare l’utente nella lettura più comoda possibile dei contenuti. @GGBeloved
  37. Tassonomie Tassonomie verticali Rientrano in questa categoria tutte le aggregazioni

    di contenuti per CATEGORIA Una categoria è un contenitore dove puoi inserire tutti i contenuti pertinenti con le caratteristiche del contenitore. @GGBeloved
  38. Tassonomie Ecco alcuni esempi: Categoria → Primi piatti Contenuto →

    Spaghetti alla norma Contenuto → Riso alla pescatora Contenuto → Tortellini in brodo @GGBeloved
  39. Tassonomie Una categoria può a sua volta avere sotto categorie,

    ognuna delle quali scende più nel dettaglio rispetto al suo livello superiore. Ad esempio: Categoria → Primi Piatti Sotto Categoria → Primi di carne/Primi di pesce/Risotti @GGBeloved
  40. Tassonomie Tassonomie orizzontali Le tassonomie orizzontali (o tag) riguardano le

    aggregazioni di contenuti sulla base di loro caratteristiche, indipendentemente dalla categoria di appartenenza. Due contenuti, infatti, possono essere aggregati sia verticalmente (quando appartengono alla stessa categoria) sia orizzontalmente (quando hanno qualcosa che li accomuna). @GGBeloved
  41. Tassonomie Anche in questo caso, ecco un esempio: Tag →

    Ricette di Pasqua Articolo → Casatiello Articolo → Agnello al forno @GGBeloved
  42. Tassonomie Il Casatiello potrebbe benissimo essere inserito nella categoria “torte

    salate”. L’agnello al forno, invece, puoi inserirlo tra i “secondi piatti”. Entrambi i piatti, però, hanno un elemento comune: vengono preparati a Pasqua. Creare livelli tassonomici di questo tipo è il modo più corretto per creare una struttura ordinata, solida e facilmente navigabile. @GGBeloved