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Guida al Referendum per l'Autonomia

Guida al Referendum per l'Autonomia

Nostra Dalmine

October 19, 2017
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  1. Scaletta della serata Introduzione all’autonomia e alle funzioni dei vari

    enti in Italia Cosa si vota, perché si vota e quali sono le posizioni I principali “falsi miti” della consultazione La novità del voto elettronico Special moment Dibattito
  2. Sistema amministrativo italiano ARTICOLO 5 La Repubblica, una e indivisibile,

    riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento. ARTICOLO 114 La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato. I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione. Roma è la capitale della Repubblica. La legge dello Stato disciplina il suo ordinamento.
  3. Autonomia delle regioni Autonomia Politica Autonomia Statutaria Autonomia Normativa (ART

    117) Autonomia Amministrativa (ART 118) Autonomia Finanziaria (ART 119)
  4. Periodo liberale Stato centrale ha tutti i poteri Uniformità per

    tutti i Comuni Assenza delle Regioni Importanza della figura del Prefetto No autonomia politica
  5. Periodo repubblicano 1 Anni ’70 Elezione presidenti delle Regioni “ordinarie”

    Approvazione statuti regionali Poteri amministrativi alle Regioni
  6. Periodo repubblicano 2 Anni ’90 Principio di sussidiarietà: lo svolgimento

    delle funzioni pubbliche deve essere svolto al livello più vicino ai cittadini
  7. La riforma del 2001 Consiglio delle autonomie regionali Potenziata autonomia

    legislativa Regioni(ART 117) Federalismo fiscale
  8. I tentativi di riforma 2006 Governo Berlusconi riforma costituzionale per

    diventare sistema federale. Referendum: vince il NO 2016 Governo Renzi riforma costituzionale per tornare al centralismo. Referendum: vince il NO.
  9. Autonomia finanziaria 1 Prima della riforma del 2001: Autonomia finanziaria

    limitata Autonomia di spesa Autonomia di entrata limitata --> sistema finanziario derivato: trasferimenti dallo stato centrale vincolati alla destinazione
  10. Autonomia finanziaria 2 Dagli anni ’90: Le Regioni possono istituire

    imposte proprie Soppressi quasi tutti i fondi statali Tributi per rifiuti e studio universitario IRAP e addizionale IRPEF --> sistema finanziario compartecipato
  11. Autonomia finanziaria 3 Dopo la riforma del 2001: Piena autonomia

    di entrata Fondo per enti ai quali non bastano le entrate --> sistema finanziario di federalismo fiscale: risorse delle Regioni sono la voce principale PERÒ il processo verso il federalismo fiscale si è interrotto perché non è stato terminato l’iter
  12. Regionalismo differenziato La Regione può chiedere allo Stato di gestire

    un numero più alto di competenze (ART 116) NON vuol dire diventare a Statuto speciale Nessuno ci è mai riuscito appieno
  13. Testo del referendum “Volete voi che la Regione Lombardia, in

    considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”
  14. Temi del referendum Dall’articolo 117: Rapporti internazionali Commercio con l’estero

    Sicurezza del lavoro Istruzione Albi e bandi professionali Ricerca Salute Alimentazione Sport Protezione civile Governo del territorio Porti e aeroporti Reti di trasporto Comunicazione Energia Previdenza Finanza e tributi Beni culturali Casse di risparmio & Co Enti credito fondiario o agrario
  15. Cosa succede se vince il SÌ 1) La giunta regionale

    andrà dal governo centrale per aprire i negoziati 2) Se il Governo accetta, inizia un dialogo per trovare un accordo 3) Se si raggiunge un accordo, questo viene messo al voto in parlamento 4) Se il parlamento approva, l’accordo è valido
  16. Motivazioni del SÌ Scuole più sicure ed all’avanguardia Più borse

    di studio e rette più leggere Trasporti pubblici migliori Più lavoro per i giovani Sanità migliore e meno costosa No bollo auto ed addizionale IRPEF Più tutela per beni artistici e culturali Protezione dell’ambiente Asili gratis e fondi per disabili
  17. Motivazioni del NO Strumento non necessario Strumento di propaganda di

    fine mandato Costoso (55 milioni di euro) Ingannevole ed ambiguo (non si ottiene autonomia)
  18. È vero che se vince il NO non ci sarà

    alcuna possibilità di trattare con lo Stato per ottenere maggiore autonomia? No
  19. È vero che se vince il SÌ la Lombardia potrà

    chiedere più autonomia nelle scelte che riguardano la sicurezza e l'immigrazione? No
  20. Due parole sul referendum Si vota domenica 22 ottobre dalle

    7 alle 23 Si vota al proprio seggio elettorale Votano i residenti in Lombardia È un referendum consultivo Non è previsto quorum
  21. Seconda domanda Sono tutte parole che fanno parte del quesito

    che troveremo sulla scheda del referendum, tranne una... quale? Costituzione – Regione – Unità – Autonomia – Risorse – Governo – Procedimento – Materia
  22. Terza domanda Individua i due temi che non vengono toccati

    dal Referendum per l’Autonomia: Alimentazione - Sport - Moneta - Aeroporti - Sicurezza del lavoro - Commercio estero - Ricerca scientifica - Confessioni religiose - Salute - Porti - Reti di trasporto